sostenibilità culturale

La lunga età del vasaio

Il patrimonio artistico e culturale della Sicilia da solo, non basta a produrre un reddito consistente per la rinascita globale della regione, di per se stesso non può che essere, un valore aggiunto, un collante allo sviluppo, dal quale non si può prescindere.
Quello dell'entroterra dell'isola, definito patrimonio "minore", è un capitale culturale diffuso, spesso distante dalle mete consuete praticate da un turismo che possiamo dire di agenzia, che spesso scopre per la prima volta la Sicilia, rimanendo "in quarantena".
E' in questo "turismo per la prima volta in Sicilia"  che è individuabile parte della domanda di quel turismo intelligente, più colto e attento che poi, con propri mezzi, ritorna  nell'isola per conoscerla meglio. Tale ritorno  richiederebbe una condizione importante, quella di far leva sul sociale, su contatti empatici con le famiglie e con la loro capacità di interazione ed accoglienza. In tal modo questo,  "turismo per la prima volta in Sicilia" avrebbe dei contatti, oltre che con i luoghi principali, anche col sociale privato dei siciliani.
Tale campo di ricerca turistica va studiato e meglio sviluppato perchè si trasformi in domanda di ritorno ancora di Sicilia, aspirazione che non va delusa. E' verso tale accoglienza che è più vocato e meglio può rispondere,  il cosidetto capitale culturale "minore", quello più diffuso nell'interno che necessariamente si deve avvalere dell'accoglienza privata allargata.
La preservazione dal degrado del patrimonio storico dell'entroterra isolano, quello di maggior mole, parte del quale ormai da secoli sottoposto all'erosione ambientale, rimane comunque un obiettivo primario ed improcrastinabile, perchè non si perda definitivamente. Senza di esso molte pagine di storia di tante comunità siciliane, non ostante l'azione meritoria di diverse Associazioni culturali oltre le azioni risonanti del F.A.I., non riusciranno a vedere realizzato l'avvento dello sviluppo e non potranno raccontare di se,  scomparendo così silenziosamente e irrimediabilmente nell'oblio, come tanti reperti, in un Paese che ne ha troppi.
Non può però esserci sviluppo senza contemporanea crescita culturale, a partire dall'educazione, sopratutto dalla costruzione delle coscienze dei giovanissimi e di tutta una popolazione da secoli abituata ad una vita morigerata. Crescita  di consapevolezza del sociale e del rispetto del territorio, consapevolezza del sociale come strumento indispensabile anche per il benessere dei singoli e per poter recepire i cambiamenti di un sistema di vita lento ma, naturalmente e storicamente vocato verso l'accelerazione.
Preparare l'accoglienza culturale e territoriale all'accendersi di uno sviluppo regionale completo nell'intero Mediterraneo, voluto ormai dalla storia e che non può tardare, più che un proposito ed un obiettivo è un dovere. Un dovere della sociatà e dell'istruzione, per tenere lontani i mali secolari che frenano e distorcono lo sviluppo. L'accoglienza è anche auspicabile verso un'incremento della popolazione siciliana, dovuto alle componenti comunitarie ed extra comunitarie che mostrano idee capacità ed energie di forte valenza per far parte dello sviluppo.
 Va rafforzata la volontà dei Siciliani che sognano e che vogliono migliorare, assieme alle volontà dei "nuovi greci" che desiderano innescare e partecipare ad un processo di sviluppo possibile e forte dell'isola,  capace di fare ripartire l'intero Mediterraneo. Tali volontà finiranno per prevalere sul lento sonnecchiare dei Siciliani nella lunga età del vasaio,  anche per consentire  il ritorno di tante forze giovanili siciliane, ognuno con il proprio bagaglio di preziose esperienze lavorative apprese altrove.

SOGNI DI FUTURO.. ( Il mondo sogna.. e tu ?)

http://viaggi.virgilio.it/foto/gallery/hotel_futuro/003-hotel-futuro_mmid37151.html

IL PATRIMONIO CULTURALE SUBACQUEO

http://www.rivistasitiunesco.it/articolo.php?id_articolo=46&categoria=UNESCO   

 """""    Il Patrimonio culturale subacqueo comprende tutte le tracce dell'esistenza umana che giacciono o che giacevano sommerse dall’acqua e che presentano un carattere culturale o storico. Riconoscendo l'urgente necessità di preservare e proteggere tale patrimonio, l'Unesco ha elaborato nel 2001 la “Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo”. Attualmente, il patrimonio sommerso è sottoposto ad una crescente minaccia. Se da un lato, gli scavi subacquei sono effettuati con apparecchiature professionali e di alto livello, dall’altro persiste il pericolo costituito dai cacciatori di tesori. Inoltre, l’attività di recupero degli oggetti può comportarne la distruzione a causa di una mancata ed adeguata conservazione. Nel corso dei millenni le acque hanno separato, ma anche collegato le civiltà rappresentando il vettore di molte avventure umane. Importanti tracce di viaggiatori, guerrieri o mercanti hanno trovato l’ultimo luogo di riposo sul fondo del mare. La Convenzione suindicata intende consentire agli Stati di proteggere questo patrimonio.  (... ) """""